Un problema in crescendo che tocca i più piccoli

Negli ultimi anni si sente parlare – purtroppo sempre più frequentemente – di disturbi dell’apprendimento; criticità e problematiche che interessano i nostri bimbi più piccoli mentre nelle scuole primarie vengono fatti sempre con maggiore frequenza test per individuare eventuali casi di disturbi sui giovani di domani.

Le difficoltà, spesso aventi importanti ripercussioni anche nella vita quotidiana dell’intero nucleo famigliare, si riscontrano nei piccoli in età scolare e generalmente sono classificati in tre famiglie:

  • DSA: disturbi specifici dell’apprendimento ovvero difficoltà che possono interessare attività proprie della scrittura, della lettura e del calcolo;
  • ADHD: deficit dell’attenzione ovvero dell’iperattività (difficoltà a mantenere l’autocontrollo, la concentrazione, l’attenzione ovvero a tenere a bada l’impulsività);
  • BES: bisogni educativi speciali (gruppo nel quale rientrano le difficoltà legate a deficit neurologici ovvero anche difficoltà manifestate dai ragazzi senza una diagnosi medica specifica, spesso con manifestazioni riconducibili alle prime due).

Attenzione!

I bisogni educativi speciali comportano difficoltà nell’apprendimento scolastico in individui con intelligenza nella norma, contrariamente a quanto molti pensano. Lo psicologo e lo psicoterapeuta intervengono accanto a scuole e famiglie fornendo diagnosi nell’ambito di équipe, impostando interventi riabilitativi e sviluppando strumenti terapeutici in grado di rendere i bambini autonomi nello studio.

Più in dettaglio:

DSA – disturbo specifico dell’apprendimento
Un disturbo dell’apprendimento legato allo sviluppo neurologico del minore solitamente si manifesta in una difficoltà a leggere, scrivere o far di conto.

È importante rassicurare e tranquillizzare i genitori:
non si tratta di malattie patologicamente tradizionali bensì si argomenta di ragazzi senza alcun deficit né sensoriale né psicologico, che però hanno una caratteristica specifica, semplicemente divergente dagli altri loro coetanei.

Il più noto fra i disturbi inclusi nei DSA è sicuramente la dislessia, che riguarda soprattutto la lettura dei testi: il ragazzo/a dislessico/a non riesce a leggere in modo lineare e fluente e questo spesso comporta una difficoltà a capire il senso di ciò che Egli/Ella legge.

Vi sono poi difficoltà nella scrittura/disgrafia, frequentemente riscontrabili nei bimbi che non riescono a scrivere correttamente le parole, sia in termini di ortografia ovvero disortografia ovvero ancora in termini di organizzazione delle lettere e delle parole sul foglio.

Discalculia: le difficoltà legate al mondo dei numeri.

Nel caso di specie la difficoltà del bambino/a consiste nel contare, imparare le tabelline, fare calcoli e comprendere il valore delle cifre.

ADHD – deficit della attenzione e iperattività
Il deficit dell’attenzione e iperattività è una forma di disturbo (assai diffusa) dell’età evolutiva che colpisce prevalentemente i maschi: ragazzini spesso più intelligenti della media ma che dimostrano una difficoltà di autocontrollo (ovvero di mantenere l’attenzione per un tempo prolungato), con spiccata quanto spesso evidente incapacità di gestire gli stimoli esterni.

In passato semplicemente etichettati come “incapaci di stare fermi”, i bambini con questi disturbi sono spesso disordinati, sbadati e impulsivi.

Il nostro bambino, se gravato da un disturbo dell’attenzione ovvero della iperattività avrà difficoltà (un esempio valga per tutti) ad aspettare il proprio turno ovvero a prendere sonno.

Il tuo bambino ha un imprescindibile bisogno di muoversi continuamente e toccare tutto ciò che lo circonda, in tal modo manifestando una grande frustrazione quando le sue richieste non vengono esaudite?

Bene, non trascuriamo i suoi bisogni perché non sono capricci!

Questi disturbi sono causa di malessere e sofferenza profondissima nel piccolo e spesso sfociano in ansia, depressione e scarsa autostima: è fondamentale andare a fondo del problema con sistemi non casalinghi e/o di puro buon senso educativo bensì è necessario affidarsi all’aiuto di specialisti del settore.

Non sottovalutare mai il malessere del tuo bambino; è invece necessario chiedere aiuto senza imbarazzo e cercare insieme agli specialisti del settore di Sant’Alessio – tutti altamente qualificati – la terapia corretta per potere aiutare il tuo piccolo a ritrovare il suo equilibrio e la fiducia nelle sue capacità interiori.

Ricorda: approfondire tempestivamente ogni comportamento anomalo percepito dai genitori e valutare con l’aiuto di specialisti come porvi rimedio è il primo passo per risolvere (prima e meglio) problemi e criticità che, se trascurati, rischiano di divenire difficilmente sanabili con il tempo (ovvero molto più complessi da curare).

All’interno di Sant’Alessio garantiamo la massima attenzione per queste problematiche e ogni sforzo è assicurato dal nostro team di professionisti – pediatri, psicologi, logopedisti, neuropsichiatri infantili – per la valutazione ed il trattamento delle criticità espresse dai nostri piccoli amici.

Ciò in primis attraverso una accurata fase valutativa dei comportamenti del piccolo per poi procedere con la più corretta terapia personalizzata.

E’ importante non dimenticare mai che i giovani di oggi sono il futuro di domani, è nostro dovere di adulti aiutarli a superare difficoltà e criticità così che divengano adulti sicuri di sé, psicologicamente robusti, fiduciosi e consapevoli delle proprie capacità.

E’ altresì importante trasferire loro la consapevolezza che ogni essere umano nasce gravato di molti limiti e di talune eccellenze: insegniamo loro a svilupparle e a comprenderle, così da accrescere la loro autostima, indirizzando al meglio le loro risorse.

Le metodiche Sant’Alessio
Valutazione intellettiva, con test di intelligenza verbali e non verbali;
valutazioni dell’uso della parola e del linguaggio, unitamente alla valutazione del comportamento sociale ed emozionale (condotta da uno psicologo ed eventualmente integrata da una analisi neuropsicologica nel caso di bambini con danni noti al sistema nervoso centrale) restituiscono un quadro preciso utile a pianificare il trattamento ed il monitoraggio dei progressi in terapia.
Una volta accuratamente compreso il disturbo che interessa il bambino, il nostro team di professionisti si prenderà cura del trattamento del tuo piccolo, con un approccio combinato di supporto alla gestione educativa, terapia medica, comportamentale e psicologica e, qualora necessaria, una adeguata terapia farmacologica.
Rivolgiti senza indugio al nostro personale altamente qualificato per ogni preoccupazione chiami in causa la salute del tuo bambino.

Ricorda che un genitore è, per nota esperienza, sempre la persona più adeguata per cogliere segnali deboli che terzi interpretano talvolta con qualche periodo di ritardo.